giovedì 28 settembre 2017

IO CON TE VOGLIO TUTTO

Te l'ho detto all'improvviso sugli spalti dell'autodromo, una sera di giugno, mentre fissavamo insieme il circuito buio e vuoto.
Te l'ho detto inaspettatamente perché stavamo insieme da pochissimo, ma era una verità che sentivo e che dovevo comunicarti. Con urgenza. Perché davvero lo sapevo. E tu invece che non sapevi cosa rispondere "sì, ok...bello questo tutto...ma cos'è, cosa vuol dire?"
L'abbiamo scoperto.
Tutto è partire per un viaggio senza meta, trovarla e capire che è lei solo all'arrivo.
Tutto è litigare, i tradimenti, lasciarci, riprenderci, desiderare di non esserci mai incontrati e riprenderci di nuovo.
Tutto è farci il verso dietro le spalle.
Tutto è entrarsi negli occhi, occhi gonfi di lacrime che non riescono a scendere, fermare la macchina al volo e dirti "ora urla" perché l'asfalto te l'ha portato via e tu continui a scrivergli messaggi che non avranno mai più risposta.
Tutto è stato vederti lì ad aspettarmi su quella seggiolina fintoergonomica mentre mi riportavano in camera dopo l'intervento.
Tutto è stringermi e tenermi e contenermi quando mi sembrava che tutto mi scivolasse via.
Tutto è decidere di creare una Vita.
Tutto è cercare insieme l'ennesimo specialista che per l'ennesima volta ti dà quel numero perché "lì vedrai, vi aiuteranno, in modo naturale mi sa che non si può".
Tutto è cercare conforto nel passato perché il nostro presente sembra così pesante.
Tutto è perdersi poi nello sguardo da vecchio saggio di quella giovane vita che davvero, sì davvero, abbiamo portato noi qui.
Tutto è litigare di nuovo, vomitarti addosso tutto quello che ho tenuto per settimane e fissarti mentre sconcertato accogli tutto...e non sapevi, non immaginavi. ..e ogni volta riabbracciarsi più forte di prima perché la famiglia noi la vogliamo fare insieme, senza data di scadenza.
E una canzone mi suona nella testa "stand by me...nobody knows. ..The Way it's gonna be..."

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