sabato 2 settembre 2017

Non vedrò più stelle cadenti.

Fin da quando ero piccola le sere d'estate il mio naso è sempre stato puntato all'insù in cerca di stelle cadenti. Che fossi a casa, al mare, in montagna...non c'era cosa che mi emozionasse di più.  Mica solo per la storia del desiderio, ma anche per quel che davvero sono...frammenti di meteore che si incendiano quando entrano in contatto con l'atmosfera terrestre...è fuoco insomma. Non è ancora più poetico e passionale di una stella che cade? Che, tra l'altro, le stelle non cadono proprio...e nella lotta tra il mio spirito logico e razionale e il mio animo romantico...vince il romanticismo ispirato dalla pura realtà, perché Natura è meravigliosa, emozionante e sconvolgente senza bisogno di falsarla o raccontarla con nomi più attraenti. 
Comunque, per tornare a noi, ogni estate guardo il cielo e di "stelle cadenti " ne ho viste davvero tante: piccole, grandi, fugaci o lente ed enormi che mi sembravano illuminare tutto il cielo!  Ne ho viste talmente tante che il papà di Martino quasi non voleva più guardarle con me perché gli sembrava che gli scappassero via...finché guardavamo nella stessa direzione nulla si muoveva, poi distoglieva lo sguardo e...BAM! Eccola, bellissima! Ogni sera. Più volte a sera!
Ovviamente per ogni stella avevo pronto un desiderio...li affidavo a quei piccoli grandi e silenziosi scrigni infuocati, in volo da chissà dove...li affidavo a loro sapendo che mai avrebbero tradito i miei desideri più segreti, li custodivano là e forse...come il Grande Gigante Gentile faceva con i sogni dei bambini, li avrebbero raccolti e collezionati per poi redistribuirli. ..che si sa che mica desideriamo davvero ciò che è il meglio per noi...magari le stelle lo sanno a chi dare i desideri...e quali poi esaudire!
Uno di quegli scrigni custodiva te Martino, ed è stato l'ultimo desiderio che ho espresso. Ora questo lo posso svelare.
Quest'anno quasi ci eravamo dimenticati dei nostri amati frammenti di meteorite...o forse semplicemente la sera eravamo in altre faccende affaccendati...fatto sta che qualche sera fa, ormai a fine agosto, passeggiando in giardino con Marco per far dormire bibì mi sono fermata e ho di nuovo puntato il naso all'insù.  Ho guardato in più direzioni ma nulla. E un sentimento nuovo è affiorato in me, una pace particolare, una serena rassegnazione, la consapevolezza che forse non vedrò più stelle cadenti.
Perche come diceva Fabrizio..."quello che non ho è quel che non mi manca"!

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